n°4 – IERI/OGGI

IERI Le case arancioni della foresteria, fino all’età di otto anni le immaginavo le più belle che potessi abitare, per il solo fatto che di notte per le scale, si accendevano le luci viola al neon e casa sembrava un incrocio fra un motel di un film iuessei e un’aereo che attraversa un temporale  cinguettando – mayday mayday! –

OGGI Suonerò per te campanelli di plastica, sulla soglia della porta immobile tu, nei tuoi venti metri cubi d’aria privata, m’aspetti con gli occhi di caucciù poi mi lanci sguardi al teflon. Il ricircolo dell’aria suona a festa…la falena in silenzio spia, aggrappata alla finestra..ma lei forse guarda giù.

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