Le voci piccole sono proiettili potenti
rifletto su un loro particolare aspetto: FRANTUMAno il tempo.
Lo masticano coi denti da latte cadenti.
Come quella volta che si è rotto il vetro della filiale della banca in piazza d’armi per il lancio d’un pallino di piombo, un gioco senza senza tempo
e tre alberi intorno a un vecchio muro di mattoni capello bianco
su cui si è incrostato il ricordo di un giorno,
un frammento che compare brillando, nello spechhio retrovisore del tempo lo sento nel respiro che aumenta il ritmo e diventa affanno.
Ai bronchi non è dato di mentire,
le voci piccole sono proiettili potenti
e attraversano il tempo facendosi largo coi denti.